Carta Docenti anche ai precari: il Tribunale di Rovigo condanna il Ministero dell’Istruzione. Con la sentenza n. 131/2025, il Tribunale del Lavoro di Rovigo ha accolto il ricorso di una docente precaria contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito, riconoscendole il diritto a usufruire della Carta Docenti per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024. La ricorrente, assunta con contratti a tempo determinato, lamentava di non aver potuto beneficiare dei 500 euro annui previsti dalla legge n. 107/2015 per la formazione e l’aggiornamento professionale, nonostante avesse svolto le stesse mansioni dei colleghi di ruolo ed essendo soggetta ai medesimi obblighi formativi. Richiamando la giurisprudenza della Corte di Giustizia UE, del Consiglio di Stato e della Cassazione, il giudice ha disapplicato la normativa nazionale che limitava il bonus ai soli docenti di ruolo, ritenendola in contrasto con il principio di parità di trattamento sancito dalla direttiva 1999/70/CE. Il Tribunale ha quindi condannato il Ministero a mettere a disposizione della docente l’importo complessivo di 1.500 euro tramite Carta elettronica, oltre interessi legali, nonché al pagamento delle spese di lite. La decisione si inserisce nel consolidato orientamento che equipara, sul piano dei diritti formativi, i docenti precari a quelli di ruolo, rafforzando la tutela dei lavoratori a tempo determinato nel settore scolastico.
Avv. Raffaele Guarini
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